

Riassunto moduli sviluppati:
http://umbriawayformazione.altervista.org/ci_project_glocal/index.php/ColleGalleryDynamic/areas
Riassunto articoli
http://umbriawayformazione.altervista.org/ci_project_glocal/index.php/ColleGalleryDynamic/posts
Check-up GLOCAL allo stato dell’ arte

Abbiamo approfittato anche dei problemi di connessione per fare una carrellata generale sull’ applicazione e ci siamo accorti che il progetto dai 40 MB in difetto iniziali è cresciuto nel giro di un mese in maniera vertiginosa, siamo arrivati a oltre 200 MB di materiale
Generare fallimenti a ritmo continuo (ossia cose che non vogliono saperne di stare in piedi anche se poi ci si sforza di farle funzionare)? Fatto!

A fine febbraio una azienda dopo un esito favorevole del primo colloquio mi congedò dicendomi: mi telefoni martedì prossimo che parliamo di stipendio, dopodichè io telefonai e mi risposero SCUSI MA LEI CHI E? Ok, confesso di non averla presa bene. Anche perché tempo prima il famoso CED di Macerata riuscì a escludermi da un corso ADECCO con fruizione ON-LINE a causa secondo loro di troppe richieste di partecipazione. Per cui recentemente per consolarmi ho deciso di fare richiesta per partecipare alla nuova edizione del corso sul tema del web-design di oltre 100 ore di didattica a distanza sempre organizzati dai “fenomeni”, ma anche questa volta quelli del CED mi hanno liquidato proprio ieri con un SMS dicendo che malgrado l’interesse per il mio profilo al momento non rientravo nell’ adesione a causa dell’ alto numero di richieste. Pazienza! Essere un accumulatore seriale di fallimenti ha anche i suoi vantaggi, per esempio nel primo caso potrei muovermi facendo pervenire dei preventivi più bassi a potenziali PMI interessate a servizi digitali rispetto a quelli famosi del colloquio di fine febbraio e nel secondo potrei muovermi per fare io stesso corsi di formazione magari rastrellando con il web marketing nominativi sul maceratese, magari solo per fare dispettucci dovuti perché il Karma si suppone sia dinamico. Nel frattempo poi mi è capitato un tizio tra i piedi che si approcciato al sottoscritto per i suoi problemi su WP e Elementor con una “abbiamo copiato da un competitor e usiamo la versione base di Elementor” dopodichè di fronte a questo doppio strafalcione o autogoal non c’è bisogno di scrivere il significato delle numerose implicazioni e non si poteva fare altro che allontanarlo con garbo, dichiarando con una menzogna che a causa di un famoso corso CED organizzato da quelli di Macerata non avevo tempo disponibile per risolvere problemi su progetti altrui nati già con cattive premesse! Periodo fantastico di famose sostanze aromatizzate allo zenzero non c’è che dire, ma alla fine sopravvive solo un rubicondo e va bene, chi se ne frega? Vado avanti lo stesso anche con le tacche sulla cintura che parlano di esclusioni. Molte esclusioni, molto onore, non era proprio così ma mica la Champions la vinci al primo colpo eh?!

migliorare la parte di js sul proprio cv
Un nuovo modulo per nuovi sviluppi
Abbiamo messo in piedi per fini didattici (ecco il lato positivo delle esclusioni precedenti, che si trova la motivazione per trovare degli aspetti positivi malgrado tutto) un modulo esterno sempre lagato a GLOCAL nelle sue finalità (è uno spot turistico ma di fatto il tutto è utile per studiare JAVASCRIPT) all’ indirizzo http://umbriawayformazione.altervista.org/uwcode/spot_colle_nu/ .Ovviamente si appoggia ai CSS e come logica è facile capire che ci sono CLASSI ATTIVE di default e CLASSI che invece vengono rimosse. SI intuisce anche che viene usata la tecnologia FLEX nei fogli di stile. Ma come funziona lo script?
const panels = document.querySelectorAll('.panel')
panels.forEach(panel => {
panel.addEventListener('click', () => {
removeActiveClasses()
panel.classList.add('active')
})
})
function removeActiveClasses() {
panels.forEach(panel => {
panel.classList.remove('active')
})
}
la prima riga dichiara una COSTANTE che attraverso un metodo querySelectorAll va a catturare tutti gli elementi di classe PANEL, dopodiche su questi viene applicata una rotazione con un ciclo forEach che di fatto gli dice di ASCOLTARE e CATTURARE l’evento CLICK dell’ utente per applicare una funzione di rimozione e successivamente addizionarla all’ elemento. Naturalmente nella funzione di rimozione applichiamo il metodo REMOVE in modo proprio da ripulire l’elemento COVER presente di default con la classe ACTIVE per passare il testimone al nuovo elemento cliccato. Più difficile da descrivere che a guardarsi! E per il mobile?
@media (max-width: 480px) {
.container {
width: 100vw;
}
.panel:nth-of-type(4),
.panel:nth-of-type(5) {
display: none;
}
}
Nel foglio stile bisogna anche scrivere delle istruzioni che tutelano la visualizzazione sul mondo mobile con una media query, dove la visibilità da 480 pixel cambia, nel caso specifico lo script impedisce la visibilità di due elementi (il 4 e il 5) ed estende la vision della cover sul cento per cento di altezza del display. Ovviamente prima della fine del body avremo il nostro aggancio sulla pagina HTML con:
<script src="script.js"></script>
e anche il CSS sarà agganciato sul nostro documento HTML sezione HEAD con:
<link rel="stylesheet" href="style.css" />
Entra in scena JQuery, standing ovation!
GLOCAL aveva un problema (ne ha ancora molti ma adesso ne ha uno in meno), sulla barra di vavigazione che è fissa e inclusa per tutte le viste il tasto di accensione della classe ATTIVA non era facilmente gestibile per i passaggi dinamici tra una pagina e l’altra. Quindi come si è risolto il tutto? Con JQuery che mantiene quello che promette, ossia fa il massimo a livello di funzionalità con il minimo sforzo. Le immagini iniziali coinvolte sono quelle sotto il titolo. Le cose da fare come istruzioni elementari sono essenzialmente due, rimuovi la classe da HOME e assegna la classe al nuovo elemento:
<script>
$("#elementi1").removeClass("active");
$("#elemento2").addClass("active");
</script>
Questo codice lavora sulla pagina richiamata dal link, per cui la prima cosa che fa è quella di accendere il bottone di posizione sulla barra di navigazione corrispondente! Fatelo santo subito questo JQuery!
Conclusioni
Tra la 23 esima puntata e la successiva che è questa sono successe un sacco di cose, abbiamo anche attivato il protocollo HTTPS oltre che la funzionalità CLOUDEFLARE sul sito che ci ospita (GRATIS ricordiamocelo!). Questo sposta anche il modo di approcciarsi ai link per esempio che fino a questo momento sono nati “distorti” sul http tradizionale. Senza avere le idee chiare rispetto a questa novità che comunque va a migliorare sicurezza e velocità dell’ hosting a costo zero, abbiamo in testa delle cose che dovremmo fare per portare avanti il progetto che non si limita solo alla parte tecnica ma anche a quella dei contenuti e delle prestazioni sportive (grazie alla nuova sezione trekking). Nel frattempo come se non bastasse i problemi di connessione si sono diversificati, se da un lato un nuovo modem dual banda garantisce stabilità e sicurezza per il collegamento alla banda grazie anche a una pwd che può cambiare autonomamente e non più gestita dalla centrale, i dipositivi esterni come Google Mini e ChromeCast non vogliono saperne di vedere la rete, un altro insondabile mistero da risolvere oltre a quelli pratici come http://umbriawayformazione.altervista.org/ci_project_glocal/index.php/ColleGalleryDynamic/bookcat?cat=storia dove si evince a giudicare dalle anomalie sulla lunghezza della pagina che c’è ancora molto da risolvere e implementare! E nel frattempo dovrà anche per forza migliorare l’impegno sul JS e JQ se non altro per fare un dispetto a quelli delle esclusioni mirate menzionati in questa puntata rubiconda, dove il film ripercorso è quello delle ALI DELLA LIBERTA’ e la frase rivolta all’ attore Morgan Freeman é: ma lei si sente riabilitato? Risposte di comodo di certo sono pentito etc etc e per ben due volte uno dei protagonisti si vede negare la libertà ricercata, grazie CED di Macerata in collaborazione con ADECCO per aver valorizzato questo best movie di Frank Darabont
